Cari genitori,
di Tourette non si muore.
Non trattate i vostri figli come malati, gli darà dispiacere vedervi angosciati per loro e si odieranno per essere quello che sono.
Se hanno dei tic almeno voi non lanciategli occhiatacce e non guardateli come alieni - già il mondo intero li giudica senza conoscerli.
Loro sanno di fare cose strane e si accorgono di quanta attenzione poniate alle loro stranezze e se ne vergognano tanto, somatizzando in silenzio.
Se le varie terapie non funzionano o se li provano troppo non accanitevi alla "ricerca della soluzione", magari per loro non è così male la loro condizione.
Spostate il focus dalla Tourette alla persona che è vostro figlio e riavvicinatevi semplicemente come genitore e figlio.
Stritolatevi con un abbraccio e pronunciate un sincero "ti voglio bene", prendetevi il tempo di fare qualche risata insieme, interessatevi delle loro passioni, raccontategli qualcosa della vostra vita, cimentatevi insieme in qualche attività pratica o ricreativa.
Loro non sono la Tourette, loro sono bambini.
E se questa "fedele compagna" non li dovesse abbandonare, avranno comunque vissuto un infanzia amati e accettati dai loro genitori, i loro punti di riferimento, e questo farà la differenza per gli adulti che diventeranno, perché sapranno amarsi nonostante tutto e tutti.
Un papà
Per saperne di più sulla "sindrome dei mille tic" leggete il nostro opuscolo: https://www.touretteroma.it/data/PilloleDiTourette.pdf
e guardate il film "La mia fedele compagna" cui il papà, autore di questo aricolo, fa riferimento: https://youtu.be/Fir1aZjaBKo