Et voilà, la causa di maggior imbarazzo per un tourettiano e per il suo genitore. Poracci entrambi, fidatevi.
Momento Treccani
La coprolalia può essere associata alla sindrome di Tourette. Colpisce maggiormente la fascia adolescenziale mentre la sua incidenza tende a decrescere con l'aumentare della età. I termini usati dal coprolalico spesso riguardano la sessualità e l'ambito degli "slogan" razzisti.
Momento di Vita Vissuta
Ovviamente, il civile consorzio esterno alla famiglia tourettiana, quando sente un giovane virgulto esprimersi in codesto modo pensa subito, e senza altre possibilità, che:
- il virgulto in questione è un cafone mai sentito prima
- i genitori del virgulto gli fanno il paio.
Dove mai le avrà sentite quelle parole?
Certamente io e mio marito passiamo il tempo in famiglia con i nostri 3 figli a far gare di insulti razzisti e volgari, dando della passeggiatrice alla madre di chicchessia.
Chi conia la frase più colorita e fantasiosa vince subito un gelato e una card Google Play da 15€.
Un po’ micragnoso come premio ma si sa, siamo in recessione.
In realtà la famiglia fa gare sì, ma di valide alternative.
Perché come è noto se non lo puoi sconfiggere, il nemico, alleatici. Ecco, chi ha affermato questa cosa non era in sé mentre la diceva.
Con doverosa (e mai ascoltata) premessa che comunque le parolacce non sono mai ammesse, dunque si parte con la fase creativa.
“Porco zio!” esordisce il primo.
No ragazzi, non ci siamo, ripetiamo le regole: nessun riferimento neppure velato a divinità e persone umane, insulti sessisti e razzisti.
“Ah ok…porco 2! Dai 2 è un numero e la matematica fa c@gare!”
Allora, no. Non ci siamo. Primo abbiamo detto nessun riferimento a bestemmie e secondo c@gare è una parolaccia, non è ammessa. E infine vostro padre ha insegnato la matematica quindi è vietato denigrarla. Fa parte anche lei della famiglia (comunque, qui lo scrivo e qui lo nego: sì, è orrida!).
“Porca trota? Dai la trota è un pesce, ha le spine e fa schifo”
“Ma se ti ha appena detto no insulti sessisti!”
“Ma che insulto è porca trota scusa?”
“Ma dai ricorda tro… quella parola lì che non si può dire”
“Mamma cos’è una troi@?”
“Una maiala” specifica il grande
“Come la porcellina d’india nostra?”
Ok, basta. Non ci siamo. Fermi tutti.
Si possono usare solo insulti biblici, vegetali e senza porca o porco che la porcellina d’india se ne risente. Fa parte anche lei della famiglia.
“Biblici? Ma chi mai ha detto un insulto nella Bibbia?”
“Chiediamo a Don Giordano!”
Per carità, ci manca solo che vadano dal parroco a chiedere che parolacce sono contenute nelle sacre scritture.
"No ragazzi, l’insulto biblico per eccellenza è stolto ".
“Mamma fa schifo come insulto, sallo”
“Rapa marcia? Erbetta cotta? Senti mamma… è difficile…”
Conclusione: hanno deciso tra loro che porca trota è ammissibile perché nessuno pensa alla maiala d’india e la trota è un pesce indegno causa spine.
E in generale che è troppa fatica trovare alternative: meglio non dirle e stop.
Salvo Nicco, lui è tourettico, lui ha la scusa, il solito fortunato.
Elena Zondini, copywriter e scrittrice per passione, bassista scatenata, moglie e madre di tre piccole pesti, con lo humor che la caratterizza, ci racconta la vita della sua famiglia fuori dagli schemi.